Istruzione e formazione ancora distanti dal mondo del lavoro
Secondo un’indagine Eurobarometro sullo “spazio europeo delle abilità e delle qualifiche”, realizzata intervistando 28.000 persone in tutti gli Stati membri dell’Ue tra il 26 aprile e l’11 maggio scorsi, circa un quarto (23%) dei cittadini ritiene che l’istruzione o la formazione ricevute non li abbia dotati delle abilità necessarie per trovare un lavoro in linea con le loro qualifiche. Oltre la metà dei rispondenti (56%) pensa che le proprie qualifiche sarebbero riconosciute in altri Stati membri, ma il 6% ha tentato di lavorare o studiare in un altro Stato membro senza riuscirvi a causa del mancato riconoscimento delle qualifiche da parte del potenziale datore di lavoro o delle istituzioni oppure perché non disponeva di informazioni sul riconoscimento delle proprie qualifiche all’estero.
La consultazione ha quindi riscontrato un forte consenso a favore di interventi volti a semplificare gli strumenti europei di riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, a renderli più coerenti e più agevoli e ad assicurare una maggiore attenzione ai bisogni degli allievi, degli studenti, dei lavoratori e dei datori di lavoro. Gli intervistati hanno inoltre chiesto che nell’ambito dell’istruzione e della formazione sia dato maggiore rilievo a ciò che si apprende realmente piuttosto che al numero di ore di istruzione.
Nel corso degli anni sono state avviate varie iniziative europee per promuovere il riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, tuttavia è la stessa Commissione europea ad osservare che rimangono ancora importanti strozzature: l’attuazione di queste iniziative è risultata lenta, vi sono ancora troppi ostacoli alla mobilità educazionale e lavorativa e le attuali iniziative non sono ben adattate agli sviluppi dell’apprendimento digitale e all’internazionalizzazione (la mobilità degli studenti tra i Paesi dell’Ue e i Paesi terzi, diplomi comuni rilasciati da università di diversi Paesi).