Competenze scarse nell’Ue

Novembre 2013

Un adulto su cinque in Europa possiede esigue competenze alfabetiche e matematiche, e nemmeno un diploma di laurea in una medesima materia garantisce l’equivalenza del livello di competenze in Paesi diversi, secondo la prima indagine completa a livello internazionale sulle competenze degli adulti pubblicata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e dalla Commissione europea. L’indagine valuta le competenze alfabetiche, matematiche e di risoluzione dei problemi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) degli adulti di età compresa tra 16 e 65 anni in 17 Paesi dell’Ue: Belgio (Fiandre), Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Cipro, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito (Inghilterra e Irlanda del Nord), nonché in Australia, Canada, Giappone, Repubblica di Corea, Norvegia e Stati Uniti d’America. Le conclusioni sottolineano la necessità di orientare gli investimenti verso un miglioramento dell’istruzione e della formazione professionale al fine di aumentare le competenze e l’occupabilità nei Paesi europei.

«L’indagine sulle competenze degli adulti ha rivelato le carenze dei nostri sistemi d’istruzione e formazione che dobbiamo affrontare se vogliamo che le persone acquisiscano le competenze ad alto livello di cui hanno bisogno. Non è accettabile che un quinto della nostra popolazione abbia soltanto un esiguo livello di competenze. Dobbiamo risolvere questo problema. Non esistono soluzioni facili. Dobbiamo investire in modo più efficiente puntando ad un’istruzione e ad una formazione di migliore qualità a livello nazionale e dell’Ue» ha dichiarato László Andor, commissario europeo per l’Occupazione, gli Affari sociali e l’Inclusione, che ha invitato a dare priorità ai finanziamenti destinati alle riforme dell’istruzione e dell’occupazione. «Esorto gli Stati membri a fare un miglior uso del Fondo sociale europeo e ad investire in formazione e sviluppo delle competenze, sia per i giovani disoccupati che per sostenere l’apprendimento permanente dei lavoratori di mezza età e più anziani» ha aggiunto Andor.

Principali risultati dell’indagine

• Il 20% della popolazione dell’Ue in età lavorativa possiede esigue capacità alfabetiche e matematiche: il tasso è più elevato tra i disoccupati maggiormente esposti al rischio di rimanere bloccati ad un livello ridotto di competenze, perché seguono poche formazioni per adulti o non ne seguono alcuna.

• Il 25% degli adulti non possiede le competenze digitali necessarie per usare le Tic in modo efficace (affrontare questo problema è uno degli obiettivi della nuova iniziativa della Commissione “Aprire l’istruzione”).

• Vi sono notevoli differenze tra i Paesi per quanto riguarda le competenze fornite mediante l’istruzione formale: in alcuni Stati membri i giovani con un diploma di istruzione secondaria superiore che hanno recentemente abbandonato gli studi posseggono un livello di competenze simile o superiore rispetto alle persone in possesso di un diploma di istruzione superiore in altri Stati membri.

• Le politiche di apprendimento permanente devono mirare a sostenere le competenze delle persone nel tempo, soprattutto considerando i divari generazionali che l’indagine ha messo in luce nonché i notevoli benefici economici e sociali derivanti da un livello più elevato di competenze.

Differenze tra Stati membri

I dati raccolti dall’Ocse dimostrano l’esistenza di differenze significative tra gli Stati membri.

• Un adulto su cinque possiede esigue capacità alfabetiche e matematiche in Irlanda, Francia, Polonia e Regno Unito, dato che aumenta fino ad un adulto su tre in Spagna e in Italia.

• Più del 40% della popolazione adulta nei Paesi Bassi, in Finlandia e in Svezia possiede un’elevata capacità di risoluzione dei problemi nell’ambito delle Tic, mentre in Spagna, Italia, Cipro, Polonia e Slovacchia quasi un adulto su cinque non possiede competenze informatiche di nessun genere.

• Nei Paesi Bassi e in Finlandia i punteggi inerenti alle competenze alfabetiche degli studenti che hanno recentemente completato la scuola secondaria superiore si avvicinano o sono più elevati rispetto a quelli dei laureati in Irlanda, Spagna, Italia, Cipro e Regno Unito (Inghilterra/Irlanda del Nord).

• In Belgio (Fiandre), Spagna, Francia, Italia e Finlandia, la padronanza delle competenze alfabetiche e matematiche è notevolmente più elevata tra le persone di età compresa tra 25 e 34 anni che tra quelle di età compresa tra 55 e 65 anni.

Prossime tappe

I risultati dell’indagine e le relative implicazioni in materia di istruzione e formazione verranno discussi con gli Stati membri con l’obiettivo di aiutarli a definire le iniziative che permetteranno di rimediare alle carenze descritte. Il nuovo programma Erasmus+ per l’istruzione, la formazione e la gioventù sosterrà progetti intesi a sviluppare e migliorare le competenze degli adulti. L’indagine può anche aiutare gli Stati membri a definire, per il periodo 2014-2020, le priorità che richiederanno un finanziamento dal Fondo sociale europeo; quest’ultimo costituisce una delle principali fonti di investimenti in competenze e formazione e può anche migliorare l’accesso alla formazione per i gruppi vulnerabili.

Indagine e contesto

L’indagine sulle competenze degli adulti valuta direttamente in ciascun Paese partecipante le competenze di circa 5000 adulti di età compresa tra 16 e 65 anni, che rappresentano la popolazione in età lavorativa. Le competenze messe alla prova sono quelle alfabetiche e matematiche, oltre alla risoluzione dei problemi in ambienti tecnologicamente avanzati. L’indagine è volta altresì a verificare l’uso che delle Tic viene fatto sul luogo di lavoro e nella vita quotidiana, le competenze generiche richieste sul lavoro, la corrispondenza tra competenze/qualifiche da un lato e i requisiti dell’impiego dall’altro, nonché il contesto educativo, occupazionale e socio-economico.

L’indagine è stata condotta nel 2011/2012 in 23 Paesi, tra cui 17 Stati membri dell’Unione europea che rappresentano oltre l’80% della popolazione dell’Ue-28.

La Commissione europea e l’Ocse hanno recentemente firmato un nuovo accordo di cooperazione al fine di collaborare ancor più strettamente in tre settori: strategie in materia di competenze, analisi dei Paesi e indagini internazionali.

Nel corso di quest’autunno la Commissione e l’Ocse lanceranno un nuovo strumento on-line per la valutazione dell’istruzione e delle competenze, che permetterà alle persone di mettere alla prova le loro competenze e di confrontare le proprie capacità in un contesto internazionale. (Fonte: Rapid)

Informazioni:

http://www.oecd.org/site/piaac/surveyofadultskills.htm

http://ec.europa.eu/education/news/doc/piaac_en.pdf

http://ec.europa.eu/education/index_en.htm

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