Migliorare l’integrazione dei rom
In occasione della Giornata internazionale dei Rom, l’8 aprile scorso, la Commissione europea ha sottolineato la necessità di ulteriori sforzi da parte degli Stati membri per migliorare la situazione delle comunità rom in Europa.
Molto progressi sono infatti ancora necessari a livello nazionale per combattere la discriminazione e migliorare l’accesso dei rom in particolare a lavoro, istruzione, alloggio e assistenza sanitaria. I rom rappresentano infatti una quota significativa e crescente della popolazione in età scolastica e della futura forza lavoro europea.
In una Relazione adottata il 23 maggio 2012, la Commissione europea aveva invitato gli Stati membri ad attuare le loro strategie nazionali per migliorare l’integrazione economica e sociale dei 10-12 milioni di rom residenti in Europa. Nella sua valutazione delle strategie nazionali di integrazione dei rom, però, la Commissione ha rilevato che, per motivi finanziari o di amministrazione, gli Stati membri non stanno facendo buon uso dei fondi. Solo 12 Paesi hanno chiaramente indicato nei loro documenti di strategia l’utilizzo dei finanziamenti ottenuti per le politiche di inclusione dei rom (Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia).
I Fondi strutturali dell’Ue – Fondo Sociale Europeo (Fse), Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) – sono stati mobilitati per aumentare gli sforzi nazionali e sono un importante leva finanziaria per garantire che le strategie nazionali di integrazione dei rom si traducano in reale inclusione socio-economica. La Commissione invita pertanto i punti di contatto nazionali rom ad essere strettamente coinvolti nella pianificazione dell’uso dei fondi europei.
Per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020, la Commissione ha proposto una priorità di investimento specifico da destinare all’integrazione delle comunità emarginate, come i rom, in cambio della garanzia che sia adottata una strategia appropriata di inclusione dei rom e che i fondi dell’Ue siano spesi per questo scopo. Si è così proposto di utilizzare almeno il 20% delle risorse del Fse per l’inclusione sociale, il che sarebbe un enorme miglioramento in Paesi con una grande popolazione rom.
Informazioni:
http://ec.europa.eu/justice/discrimination/roma/index_it.htm