Il punto sulla strategia Europa 2020
L’Ufficio statistico dell’Ue, Eurostat, lo scorso ottobre ha pubblicato uno studio di monitoraggio della strategia Europa 2020, adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2010 per il raggiungimento entro il 2020 di una economia intelligente, sostenibile e inclusiva con alti livelli di coesione sociale, occupazione e produttività. Gli obiettivi della strategia riguardano cinque ambiti principali che sono: occupazione, ricerca e sviluppo, cambiamento climatico ed energia, istruzione, povertà ed esclusione sociale. Tali obiettivi sono monitorati in base ad alcuni indicatori primari che Eurostat aggiorna costantemente sia a livello di Unione europea che dei vari Stati membri.
Tasso di occupazione
Il primo obiettivo chiave della strategia Europa 2020 è quello di aumentare l’occupazione. L’obiettivo da raggiungere entro il 2020 è un tasso di occupazione del 75% nell’Ue tra le persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni. Questo tasso è passato dal 66,6% del 2000 al 70,3% del 2008, per poi scendere al 68,6% nel 2011 in seguito alla crisi economica.
Ricerca e sviluppo
Il secondo obiettivo fondamentale è quello di aumentare gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&S). L’obiettivo da raggiungere nell’Ue entro il 2020 è una quota del 3% del Pil investito in R&S. Tale quota è cresciuta dall’1,86% del 2000 al 2% del 2010.
Cambiamento climatico ed energia
Il terzo obiettivo chiave si riferisce ai cambiamenti climatici e all’energia, con tre elementi principali: una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, un aumento della quota delle fonti energetiche rinnovabili sul consumo finale di energia e un aumento in termini di efficienza energetica.
Per le emissioni di gas a effetto serra, l’obiettivo dell’Ue per il 2020 è una riduzione del 20% rispetto al livello del 1990. Queste emissioni sono diminuite costantemente dal 1990, con un forte calo nel periodo 2008-2010 (corrispondente alla crisi economica), per una diminuzione complessiva del 15% nel 2010 rispetto al 1990.
Rispetto alle energie rinnovabili, l’obiettivo da raggiungere entro il 2020 è una quota del 20% di energia rinnovabile nel consumo finale lordo di energia dell’Ue: tale quota è cresciuta costantemente, passando dall’8,1% del 2004 al 12,5% del 2010.
L’efficienza energetica prevede un obiettivo 2020 per l’Ue di un consumo di energia primaria pari a 1474 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (Mtep), livello passato da 1560 Mtep nel 1990 a 1650 Mtep nel 2010.
Abbandono scolastico
Il quarto obiettivo chiave della strategia Europa 2020 riguarda una diminuzione dell’abbandono scolastico e un aumento del numero di persone che hanno completato l’istruzione terziaria.
Per l’abbandono scolastico, l’obiettivo dell’Ue per il 2020 è quello di ridurre al di sotto del 10% la quota della popolazione di età 18-24 anni con al massimo un’istruzione secondaria inferiore e non attualmente in istruzione o formazione: tale quota è diminuita costantemente dal 17,6% del 2000 al 13,5% del 2011.
Per l’istruzione superiore, invece, l’obiettivo 2020 è di aumentare al 40% o più la percentuale di coloro che, di età 30-34anni, completano l’istruzione terziaria: anche questa quota è aumentata costantemente dal 22,4% del 2000 al 34,6% del 2011.
Povertà ed esclusione sociale
Il quinto obiettivo prioritario della strategia è la riduzione della povertà, che comprende la povertà monetaria, la deprivazione materiale e la mancanza di accesso al mercato del lavoro. L’obiettivo per il 2020 è quello di ridurre di 20 milioni il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale nei Paesi dell’Ue, vale a dire coloro che sono colpiti da almeno una delle tre dimensioni della povertà. Questo numero è diminuito da 123,9 milioni del 2005 a 113,8 milioni nel 2009, ma poi è risalito a 115,7 milioni nel 2010.