Dalla carta al digitale

Febbraio 2012
La vignetta di Steve

La vignetta di Steve

Cari lettori, questo numero di “euronote” rappresenta una svolta importante per la nostra rivista: si tratta dell’ultimo numero che riceverete in forma cartacea.

Dopo oltre 15 anni di attività, nei quali vi sono stati recapitati a casa o nei luoghi di lavoro 72 numeri della rivista più quelli che hanno preceduto la registrazione della testata, cioè oltre 1700 pagine di carta attraverso le quali abbiamo cercato di fornire un servizio costante di informazione sulla dimensione sociale, economica, politica e culturale europea, abbiamo deciso di mantenere e proseguire questo servizio in cui crediamo ma di farlo in altra forma. Dal prossimo numero cioè, che sarà il n. 73, “euronote” diventerà una rivista esclusivamente elettronica, dunque leggibile e consultabile solo attraverso il web, accedendo al nostro sito euronote.it o facendone richiesta tramite posta elettronica.

Varie le motivazioni che ci hanno portati a prendere questa decisione.

Come è noto a tutti, le tecnologie digitali hanno rivoluzionato la vita delle persone e l’editoria digitale può contribuire a migliorare l’impatto ambientale nel settore della comunicazione. Sono miliardi le riviste e i quotidiani stampati ogni anno in tutto il mondo, i cui processi di produzione, distribuzione e riciclaggio hanno un impatto dolorosamente significativo sotto il profilo ambientale. Inoltre, la produzione e l’impiego di carta, uniti agli effetti sull’ambiente derivanti dai processi di trasporto e riciclaggio, non sono più in linea con un’economia sostenibile.

Nel nostro piccolo intendiamo allora fare la nostra parte, contribuendo alla diminuzione del consumo di risorse e di emissioni e diventando così maggiormente ecocompatibili. I vantaggi ambientali di questa scelta sono evidenti: si minimizzano il consumo di carta e le emissioni dovute al processo di distribuzione; si riducono i costi per la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti, le emissioni dei combustibili e l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.

D’altro canto sarebbe ipocrita non evidenziare anche l’aspetto economico di tale scelta, con la necessità di ridurre i costi di produzione in un momento di crisi economica diffusa ed estesa a tutti i settori, costi divenuti difficilmente sostenibili soprattutto dopo la decisione governativa del 2010 di porre fine alle agevolazioni sulle tariffe postali. Per scelta non vi abbiamo mai chiesto contributi finanziari, attraverso forme di  abbonamento o sostegno, ma abbiamo sempre cercato di trovare le risorse necessarie per potervi offrire gratuitamente questo servizio informativo.

Cosa che intendiamo continuare a fare.

Anche per questo, un risparmio sui costi di stampa e distribuzione del formato cartaceo ci permetterà di continuare a produrre la rivista. È doveroso però da parte nostra rivolgere a questo punto un sincero ringraziamento a tutte le lavoratrici e i lavoratori che nel corso degli anni hanno stampato e distribuito “euronote”, sempre con grande disponibilità e professionalità. A tutti loro esprimiamo la nostra totale solidarietà in questo difficile momento di crisi economica e occupazionale.

Il passaggio al digitale rappresenta poi anche un po’ una sfida per il nostro gruppo di lavoro, perché così potremo verificare quante persone sono realmente interessate a leggere le informazioni che forniamo: nel corso degli anni il numero di persone a cui abbiamo recapitato gratuitamente la rivista cartacea è aumentato costantemente, superando già da qualche anno i 7000 indirizzi. Ora, dal numero di richieste che ci giungeranno via mail e dal numero di consultazioni sul nostro sito web ci renderemo conto dell’effettiva utilità del nostro servizio informativo.

Considerando certo anche la possibilità di ampliare il panorama di lettori grazie alle potenzialità della rete.

Ringraziandovi per l’interesse e la fedeltà manifestatici in tutti questi anni, vi chiediamo allora di inviarci al più presto, all’indirizzo di posta elettronica info@euronote.it, i vostri indirizzi e-mail dove desiderate continuare a ricevere gratuitamente “euronote”.

E buona lettura.

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