Squilibri di ricchezza tra le regioni dell’Ue
Oltre a rilevare l’andamento del Pil tra i Paesi dell’Ue e della zona euro, Eurostat è solita analizzare anche le grandi differenze economiche esistenti tra le regioni europee, cosa che evidenzia in molti casi grande disomogeneità nella distribuzione della ricchezza soprattutto tra Est e Ovest europei ma anche all’interno di molti Paesi. Un dato su tutti rende evidente queste differenze: considerando il Pil pro capite rilevato nel 2008 Eurostat segnala uno squilibrio di ricchezza che va dal minimo rilevato nella regione bulgara dello Severozapaden, dove il Pil pro capite equivale al 28% della media dell’Ue, al massimo registrato nella britannica Inner London, con un Pil pro capite al 343% della media Ue.
Nella classifica delle 271 regioni dell’Ue, l’Inner London britannica è seguita dal Granducato del Lussemburgo (Pil pro capite al 279% della media Ue), Bruxelles/Bruxelles in Belgio (216%), Groningen nei Paesi Bassi (198%), Amburgo in Germania (188%) e Praga nella Repubblica Ceca (172%). Nei primi 10 posti si trovano ben 8 regioni dov’è situata la capitale del Paese, mentre tra le 40 regioni che superano il livello del 125% del Pil pro capite medio europeo 10 sono in Germania, 5 nei Paesi Bassi, 4 in Austria e nel Regno Unito, 3 in Spagna e Italia, 2 in Belgio e in Finlandia, una ciascuno in Repubblica Ceca, Danimarca, Irlanda, Francia, Slovacchia e Svezia, così come il Granducato di Lussemburgo.
Eurostat osserva, tuttavia, che in alcune regioni il Pil pro capite può essere significativamente influenzato dai flussi di pendolari: afflussi netti di pendolari spingono infatti la produzione a un livello che non potrebbe essere raggiunto dalla sola popolazione residente attiva. Così, il Pil per abitante risulta essere sovrastimato in queste regioni e sottostimato nelle regioni da cui provengono i pendolari.
Per quanto riguarda invece le regioni con il Pil pro capite più basso, i dati relativi al 2008 le posizionano tutte in Bulgaria e Romania con le percentuali più basse registrate nella bulgara Severozapaden (Pil pro capite al 28% della media Ue), nel Nord-Est della Romania (29%), a Severen tsentralen e Yuzhen tsentralen in Bulgaria (entrambe al 30%). Quasi un quarto delle regioni europee presentano valori di Pil pro capite inferiori al 75% delle media dell’Ue: tra queste 64 regioni, 15 sono in Polonia, 7 in Repubblica Ceca e Romania, 6 in Bulgaria e Ungheria, 4 in Italia e Portogallo, 3 in Grecia, Francia (tutti dipartimenti d’oltremare) e Slovacchia, 2 nel Regno Unito, una ciascuno in Spagna, Estonia, Lettonia e Lituania.
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