Lavoro: buone prassi per la parità di genere
Di fronte al persistere di pregiudizi e stereotipi di genere che hanno un impatto negativo sul mondo del lavoro, alcuni Paesi dell’Ue stanno promuovendo varie iniziative che coinvolgono diversi soggetti interessati a più livelli. Gli stereotipi di genere circa la femminilizzazione di alcuni settori lavorativi e occupazioni possono avere un impatto fortemente negativo sui singoli e sul mercato del lavoro nel suo complesso, in quanto restringono la gamma di opzioni che le donne e gli uomini hanno a disposizione quando cercano un lavoro o intendono pianificare la loro carriera lavorativa. Inoltre, spesso influenzano anche le scelte relative ai percorsi formativi. Ad esempio, la matematica, la scienza e la tecnologia sono percepite come aree di formazione “maschili”, cosa che si traduce in un minor numero di donne che si accingono a questi studi, quindi a un minor numero di laureate e a un minor numero di donne che lavorano in questi campi, nonostante oltre la metà di tutti i nuovi laureati nell’Ue siano donne.
Tali stereotipi di genere non fanno che rafforzare le segregazioni esistenti nel mercato del lavoro, con le donne che continuano a lavorare in ambiti e settori che sono spesso di valore inferiore, meno retribuiti rispetto a quelli in cui gli uomini sono la maggioranza. Per abbattere questi stereotipi e promuovere l’uguaglianza di genere nei settori formativo e occupazionale alcuni Paesi dell’Ue hanno avviato iniziative che costituiscono indubbiamente delle buone prassi.
Ad esempio, in Belgio è stato istituito l’annuale Equal Pay Day, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa la persistenza della disuguaglianza di genere salariale. In Grecia, è stata prodotta una Guida per l’integrazione della parità di genere nelle imprese, compresa la eguale retribuzione per un lavoro di pari valore, con raccomandazioni rivolte alla pubblica amministrazione e alle parti sociali. In Portogallo, la Commissione per la parità nel lavoro promuove diverse azioni di sensibilizzazione sulla parità di genere nell’ambito di corsi di formazione per giudici e altri soggetti coinvolti nel processo di amministrazione della giustizia. In Lituania, il Women’s Information Centre per l’occupazione ha promosso strategie innovative rivolte alle parti sociali e finalizzate all’attuazione pratica della pari opportunità: attraverso un talk show televisivo settimanale e una campagna di informazione pubblica, il progetto ha sfidato gli stereotipi tradizionali sui ruoli maschili e femminili, ha incoraggiato gli uomini ad assumersi le responsabilità familiari e ha cercato di modificare l’atteggiamento dei datori di lavoro nei confronti delle donne. Nel Regno Unito, il Women in Science and Engineering (Wise) ha lanciato una campagna per promuove scienza, ingegneria, tecnologia, matematica e costruzioni come scelte professionali delle ragazze e le donne: tale campagna ha contribuito a raddoppiare la percentuale di ragazze laureate in ingegneria, passate dal 7% del 1984 al 15% di oggi.
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http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=687&intPageId=107&langId=it