Donne escluse dal lavoro per motivi familiari
Quasi una donna su cinque di età compresa tra i 25 e i 54 anni si trova al di fuori del mercato del lavoro nei 27 Paesi dell’Ue, circa la metà per motivi familiari, secondo quanto rilevato da Eurostat in un recente Rapporto sulla partecipazione al mercato del lavoro nel 2009.
Questo avviene nonostante un netto miglioramento della partecipazione femminile al mercato del lavoro registrato negli ultimi anni. Tra il 2000 e il 2009, infatti, il tasso di inattività per le donne di età 15-64 anni è diminuito costantemente nell’Ue, passando dal 39,9% del 2000 al 35,7% del 2009, il che equivale a circa 5 milioni di donne in più entrate nel mercato del lavoro europeo. Per gli uomini, al contrario, il tasso di inattività è diminuito solo leggermente, passando dal 22,8% del 2000 al 22,2% del 2009.
Nonostante la crisi economica, poi, la partecipazione femminile al mercato del lavoro nell’Ue-27 (età 15-64 anni) ha continuato a crescere tra il 2008 e il 2009, con un tasso di inattività diminuito dal 36,1% al 35,7% in quel periodo. Per gli uomini l’impatto della crisi fino al 2009 sul tasso di inattività è parso limitato (dal 22% del 2008 al 22,2% del 2009), mentre più colpiti sono stati i giovani (15-24 anni) con un tasso di inattività passato dal 52,1% nel 2008 al 53% nel 2009.
Per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra i 25 e i 54 anni, nel 2009 il tasso di inattività medio delle donne nei 27 Paesi dell’Ue è stato del 22,1%, rispetto all’8,2% degli uomini. Tra gli Stati membri, i tassi di inattività femminile più bassi sono stati rilevati in Slovenia (12,1%), Svezia (12,9%) e Danimarca (13%), mentre Malta (51,1%), Italia (35,5%), Romania (29,4%) e Grecia (29%) hanno registrato i più elevati.
Il periodo di età compresa tra i 25 e i 54 anni, sottolinea Eurostat, corrisponde all’età di lavoro principale e anche ai principali impegni per la famiglia e la crescita dei figli. Infatti, il motivo principale per l’esclusione dal mercato del lavoro dichiarato dalle donne di questa fascia d’età riguarda proprio le responsabilità familiari: tra le donne in età lavorativa il 10,1% si è dichiarata fuori dal mercato del lavoro a causa delle responsabilità familiari, quasi la metà di tutte le donne di questa età che si trovavano fuori dal mercato del lavoro nel 2009.
La menzione percentuale delle responsabilità familiari quale causa dell’esclusione dal mercato del lavoro varia notevolmente tra gli Stati membri: dai minimi di Danimarca (1,4%) Svezia (1,8%) e Slovenia (3,6%) al massimo dichiarato a Malta (40,4%), seguita da Grecia (16,2%) e Lussemburgo (15,6%).
L’istruzione e il pensionamento spiegano poi i tassi di inattività più elevati osservati tra la popolazione più giovane e più anziana, per cui circa il 60% delle donne più giovani (fino a 25 anni) e meno giovani (oltre i 55 anni) si trova al di fuori del mercato del lavoro.
Per le donne di 15-24 anni, il tasso medio di inattività è stato nel 2009 del 59,3% nell’Ue-27, rispetto al 53% tra gli uomini, con i tassi minori osservati nei Paesi Bassi (28,1%) e in Danimarca (29,3%) e i maggiori in Ungheria (78,5%) e Italia (76,1%).
Tra le donne di 55-64 anni, invece, il tasso medio di inattività è stato del 60,1%, contro il 41,5% degli uomini, con i tassi più bassi registrati in Svezia (30,1%) ed Estonia (33,9%) e i più elevati a Malta (87,9%) e in Polonia (76,8%).
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