Lieve ripresa economica per l’Ue

Lo sostiene la Commissione europea nelle sue previsioni d’inverno

Secondo le previsioni economiche d’inverno, rese note a inizio febbraio dalla Commissione europea, nel corso del 2015 si dovrebbe registrare una ripresa della crescita delle economie di tutti gli Stati membri, ferme ormai dal 2007. L’attività economica dovrebbe ripartire a velocità moderata nell’Ue e nella zona euro, per poi accelerare nel 2016.

In percentuale del Pil, nel 2015 infatti si prevede un tasso di crescita dell’1,7% nell’Ue e dell’1,3% nella zona euro, mentre nel 2016 la crescita annua dovrebbe essere rispettivamente del 2,1% e dell’1,9%, «grazie all’aumento della domanda interna ed estera, a una politica monetaria accomodante e ad un orientamento sostanzialmente neutro della politica di bilancio».

Le prospettive di crescita in tutta Europa sono ancora frenate da un contesto poco favorevole agli investimenti e dall’elevata disoccupazione, osserva la Commissione, ma gli sviluppi fondamentali dall’autunno scorso hanno migliorato le prospettive a breve termine: i prezzi del petrolio sono scesi più rapidamente che in passato, l’euro si è notevolmente deprezzato, la Bce ha annunciato un allentamento quantitativo (quantitative easing) e la Commissione europea ha presentato il suo piano di investimenti per l’Europa. Tutti questi fattori, sostiene la Commissione, avranno effetti positivi sulla crescita.

Restano deboli le prospettive del mercato del lavoro. Dopo un calo significativo nel 2013, l’occupazione è scesa solo leggermente nel 2014. Dato l’ampio margine di recupero, il numero degli occupati è quindi destinato ad aumentare leggermente nel 2015 e in misura più decisa nel corso del 2016, «fermo restando che il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi ai massimi storici» spiega la Commissione. «La progressiva intensificazione della crescita economica andrà di pari passo con l’aumento della creazione netta di posti di lavoro, che negli ultimi dodici mesi ha registrato un’accelerazione dopo il calo precedente. Verso la fine del periodo di riferimento i mercati del lavoro dovrebbero risollevarsi, ma la crescita economica non basterà a determinare un miglioramento sensibile». Così, la Commissione prevede per il 2015 una diminuzione del tasso di disoccupazione al 9,8% nell’Ue e all’11,2% nella zona euro, con un’ulteriore diminuzione nel 2016.

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